Cittadino extracomunitario clandestino con figli non può essere espulso.

Non si può espellere cittadino extracomunitario genitore, anche se ha commesso reati, se il suo allontanamento tramite il rimpatrio abbia riflessi negativi sul generale equilibrio psico-fisico dei propri figli. E' quanto stabiliscono le Sezioni Unite della Corte di Cassazione che hanno accolto il ricorso di una donna con tre figli residenti a Perugia, condannata per sfruttamento della prostituzione.


Secondo la Corte di Cassazione il rimpatrio della donna danneggerebbe i suoi tre bambini peraltro già affidati, part-time, a una famiglia umbra fin dal 2003. Infatti, "i gravi motivi" che, in base alle norme sull’immigrazione, consentono la temporanea autorizzazione del genitore con foglio di via a rimanere in Italia debbono essere interpretati in maniera elastica. Non si possono applicare solo alle "situazioni di emergenza o alle circostanze collegate alla salute" del minore, ma a un ventaglio molto più ampio di situazioni che producono "qualsiasi danno effettivo, concreto, percepibile ed obiettivamente grave che deriverebbe al minore dall’allontanamento del familiare o dal suo definitivo sradicamento dall’ambiente in cui è cresciuto".

Articolo pubblicato il: 26 ottobre 2010 alle ore 14:42:53